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Iniziative

Festa della Liberazione 2019

Care amiche, cari amici,

è con piacere che condividiamo con voi il programma delle celebrazioni per il 74° Anniversario della Resistenza e della Guerra di Liberazione. Una grande festa a cui daremo il via martedì 23 aprile con il live-concert resistente di Renato Franchi e l'Orchestrina del Suonatore Jones e che proseguirà giovedì 25 aprile con il corteo che, partendo da Piazza Vittorio Veneto, si muoverà per Villa Cortese per poi tornare in sala consiliare, dove si terranno gli interventi di ANPI Villa Cortese e del Sindaco. La Festa si concluderà con il pranzo organizzato da ARCI e ANPI Villa Cortese (per info e prenotazioni: 0331430067).

Vi aspettiamo! #nessunoescluso

Commemorazioni per il 4 novembre


Anche quest'anno la sezione ANPI "Davide Galeazzi" di Villa Cortese, in collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Villa Cortese, ha partecipato alle commemorazioni per per l'anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale. 

Particolarmente straziante il ricordo dei soldati che hanno vissuto la drammaticità della guerra, attraverso il percorso musicale proposto da Maurizio Padovan, direttore dell'Accademia Viscontea di Rho, in una serata dal titolo Il Piave Mormorava. Musica e musicisti raccontano la Grande Guerra (1914-1918) tenutasi sabato 5 novembre presso la Sala Consiliare.

L'evento, promosso dall'ANPI Villa Cortese con il contributo di Coop Vicinato Lombardia e del Comune di Villa Cortese, ha permesso di rievocare, attraverso le testimonianze storiche, le immagini d'epoca e i brani musicali eseguiti al violino da Maurizio, i patimenti, la solitudine, la nostalgia e la speranza dei giovani che, di ogni provenienza geografica ed estrazione culturale, si trovavano a condividere la miseria e l'orrore quotidiano della vita nelle trincee che costellavano il fronte italiano-austriaco.

Domenica mattina invece, a seguito dell'alzabandiera e della S.Messa in suffragio dei caduti in presenza delle autorità, della cittadinanza e delle associazioni, si sono svolte le commemorazioni ufficiali con la deposizione della corona al Monumento dei Caduti ed esecuzione dell'Inno Nazionale, alle quali hanno partecipato quest'anno anche gli alunni delle classi quinte delle Scuole Elementari di Villa Cortese. 

Alle ore 11.00 si è invece tenuto l'incontro presso la Sala Consiliare del Comune di Villa Cortese con il saluto del Sindaco e con l'intervento dei rappresentanti della locale sezione ANPI e dell'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci. Nel corso della mattinata si è inoltre tenuto il giuramento di fedeltà alla Costituzione e alle Leggi della Repubblica, che ha consentito il conferimento della cittadinanza italiana a quattro nuovi cittadini residenti a Villa Cortese.

"Durante la Prima Guerra Mondiale la musica era parte integrante della vita militare. Le canzoni accompagnavano le truppe nelle lunghe ore in trincea, nel corso delle marce o durante il riposo nelle seconde linee. I soldati cantavano per sconfiggere la nostalgia degli affetti familiari, per farsi coraggio nelle ore precedenti ad un assalto o per scordare i patimenti del fronte o della prigionia.

Ma non mancarono le canzoni di protesta che denunciavano la drammaticità di una guerra trasformatasi in una gigantesca carneficina in cui migliaia di giovani venivano sacrificati per la conquista di pochi metri di terreno. 

In un'Italia segnata da forti diseguaglianze economiche e culturali, dalla presenza di centinaia di dialetti e con un tasso di analfabetismo del 40%, il repertorio delle canzoni di guerra, interamente in lingua italiana, rappresentò il primo elemento unificante dell'identità nazionale. [...]"

Maurizio Padovan

ll Violino del Partigiano

Siamo lieti di invitarvi alla serata “Il Violino del Partigiano. Musica, antifascismo e violinisti della Resistenza”, organizzato nell’ambito delle celebrazioni per l’anniversario della Festa della Liberazione.

L’evento, che si terrà venerdì 22 aprile 2016 alle ore 21.00 presso la Sala Consilare del Municipio di Villa Cortese (MI), è organizzato da ANPI Villa Cortese con il contributo del Comune di Villa Cortese e di Coop Vicinato Lombardia.

Il concerto multimediale sarà eseguito da Maurizio Padovan, direttore dell’Accademia Viscontea, violinista e storico della musica e della danza.

Vi aspettiamo inoltre numerosi lunedì 25 aprile alle celebrazioni per il 71° Anniversario della Liberazione. Il corteo avrà inizio alle ore 9.15 in Piazza Vittorio Veneto a Villa Cortese e si concluderà in Sala Consiliare alle ore 11.00 con il saluto delle autorità e dei rappresentanti delle locali sezioni ANPI e ANCR, e con l'intervento degli alunni della Scuole Medie dell’Istituto Comprensivo di Villa Cortese sul tema “La libertà, le libertà”.

 

 

"Dal 1926, le iniziative politiche e culturali al di fuori di quelle gestite o autorizzate dal Partito fascista furono perseguite come “attività antinazionali”. Anche la musica era controllata dal regime che ne faceva uno strumento di controllo e di propaganda. Ma alla fine degli anni Trenta, a irritare e preoccupare la censura, comparve il repertorio di grande successo delle Canzoni della Fronda.

Queste canzoni non erano di fatto antifasciste, ma per l’ambiguità dei loro testi si prestavano a reinterpretazioni satiriche e a essere utilizzate per ironizzare il duce e altri esponenti del regime. Per tale ragione tali canzoni vennero censurate e il loro autori furono inquisiti.

Molti di questi brani sono ancora vivi e conosciuti dalle nuove generazioni, dai grandi ai piccini.  Un repertorio che nel tempo ha continuato a riscuotere un grande successo divenendo parte del patrimonio musicale collettivo come Maramao perché sei morto, Pippo non lo sa e tanti altri.

Pochi però sono a conoscenza dell’origine, della storia e del significato antifascista che tali canzoni acquisirono negli anni precedenti alla catastrofe della seconda Guerra Mondiale.

Dopo l’annuncio dell’armistizio dell’8 settembre 1943, seguì la dissoluzione dell’esercito italiano e l’occupazione dei punti strategici da parte delle divisioni germaniche. In molte città italiane, militari e civili reagirono eroicamente alle forze tedesche mentre altrove la popolazione aiutava i soldati italiani a fuggire alla cattura.    

Al Nord si formarono in breve le prime bande armate che presero la via delle montagne: era l’inizio della Resistenza contro gli occupanti nazisti e la Repubblica di Salò. Tra gli arresti, le rappresaglie e i massacri che ne seguirono, emergono migliaia di piccole e grandi storie di partigiane e di partigiani che lottarono per la liberazione.

Tra le tante vicende drammatiche non mancano quelle di giovani violinisti, suonatori di quello strumento che tanta importanza rivestì per la sopravvivenza di numerosi deportati nei campi di concentramento nazisti. Si tratta di partigiani e di soldati prigionieri il cui sacrificio viene ancora ricordato e rivissuto attraverso il suono delle loro musiche e dei loro violini.

Maurizio Padovan

Il mito della Grande Guerra

Il 2015 ha visto ricorrere un particolare centenario: quello dell'ingresso dell'Italia nella Prima Guerra Mondiale, al fianco di Inghilterra, Francia e Russia e contro i grandi imperi centrali.

Quella che è rimasta nella memoria come la "Grande Guerra" è stata forse fra la più mitizzate nel corso del Novecento, celebrata come lotta per l'indipendenza, l'unità e l'affermazione della Patria. Furono in molti a considerarla come il necessario prosieguo delle guerre di indipendenza risorgimentali, con l'obiettivo di riunire al Regno d'Italia i connazionali oltreconfine del Trentino, dell'Istria e della Dalmazia.

La realtà è tuttavia tristemente nota: la Prima Guerra Mondiale si trasformò in una carneficina dalle dimensioni inaspettate e senza precedenti. L'estensione delle forze in campo e la distruttività delle armi impiegate, unita all'impreparazione di ufficiali ancora legati a strategie belliche di stampo ottocentesco, condussero a cinque logoranti anni di guerra di trincea, portando al massacro milioni di giovani in tutta Europa e non solo. 

Il conflitto non risolse nessuna delle contraddizioni e degli squilibri geo-politici che l'avevano causato, ma anzi acuì in modo drammatico i problemi dell'Europa. Mentre i grandi imperi multietnici, quello austro-ungarico e quello ottomano, venivano smembrati, a una Germania ridimensionata e umiliata era inflitto il pagamento di insostenibili spese di guerra. Anche in Italia, la mancata annessione di Fiume alimentò quasi subito il mito della vittoria mutilata.

I danni causati dalla guerra e le difficoltà economiche che la seguirono favorirono inoltre il diffondersi del malcontento tra le fasce più deboli della popolazione, che guardavano ora all'esempio della Rivoluzione Russa del 1917. Le preoccupazioni della borghesia di fronte a una possibile deriva rivoluzionaria, unite alle ambizioni egemoniche frustrate, soprattutto in Italia e Germania, consentì il sorgere, nei venti anni successivi, di fascismi e tendenze autocratiche.

Per riflettere e ricordare il dramma rappresentato dalla Prima Guerra Mondiale, ANPI Villa Cortese, in collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Villa Cortese e la sezione locale dell'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci ha organizzato la conferenza multimediale "Il mito della Grande Guerra", a cura dei proff. Giancarlo Restelli e Alfonso Rezzonico e con la partecipazione di Roberto Mezzanzana e Renata Pasquetto, che si è tenuta il 26 ottobre 2015 presso la Sala Consiliare del Palazzo Comunale di Villa Cortese. 

La serata ha visto inoltre l'inaugurazione della mostra “1914 - 1918 La Grande Guerra tra fili spinati e trincee: l’inutile strage che contrassegnò il Novecento”, allestita da ANPI Villa Cortese in collaborazione con le sezioni di Legnano e San Giorgio su Legnano. La mostra, protrattasi fino all'8 novembre 2015, è stata interamente autoprodotta da Ecoistituto della Valle del Ticino ONLUS, sul cui sito è possibile consultarne i materiali e il libro di approfondimento.

Il Giorno della Memoria

Il 27 gennaio 1945, nel corso dell'offensiva in direzione di Berlino, truppe dell'esercito sovietico giungevano nella cittadina polacca di Oświęcim (in tedesco Auschwitz) entrando per la prima volta in quello che diventerà il più tristemente noto fra i campi di concentramento nazisti. Il mondo scopriva così l'orrore della Shoah.

Nel 2005, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite istituiva il 27 gennaio come Giorno della Memoria, al fine di preservare il ricordo e la consapevolezza di ciò che è stato, e vigilare affinché non si possa ripetere.

Per commemorare tutte le vittime dell'Olocausto e delle persecuzioni nazi-fasciste, ANPI Villa Cortese, con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Villa Cortese, organizza la conferenza multimediale "Viaggio in un mondo fuori dal mondo"

La conferenza, a cura del prof. Giancarlo Restelli, si terrà venerdì 29 gennaio 2016 alle ore 20.45, presso la Sala Consigliare del Palazzo Comunale di Villa Cortese, ed è dedicata alla memoria di Angelo Bertani, partigiano e deportato villacortesino.

Vedrà la partecipazione di Roberto Mezzenzana (ANPI San Giorgio su Legnano), Renata Pasquetto (ANPI Legnano) e Claudia Bossi, autrice del libro Sul filo della memoria. Intervista ad Angelo Bertani, ex deportato villacortesino. Sarà inoltre dedicato uno spazio al racconto dell'esperienza di alcuni degli studenti che hanno partecipato al Pellegrinaggio nei Campi di Concentramento.

Alle ore 17.15 di mercoledì 27 gennaio 2016, si terrà invece la Commemorazione a cura degli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria di Villa Cortese dal titolo "Stelle... per non dimenticare", presso l'Aula Magna della Scuola Media dell'Istituto Comprensivo, Via Olcella 24, Villa Cortese.

"La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati." (Art.1 della Legge n. 211 del 20 luglio 2000).